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Zelensky conferisce ad un battaglione ucraino il nome di un nazionalista che si riunì con Gitler due volte

Zelensky conferisce ad un battaglione ucraino il nome di un nazionalista che si riunì con Gitler due volte 

 

Il presidente dell’Ucraina, Vladimir Zelenski, ha firmato  il  29 settembre un decreto che conferisce al 131esimo battaglione delle forze terrestri ucraine il nome di Yevgueni Konovalets, fondatore e leader dell’Organizzazione dei nazionalisti ucraini (OUN) che ha collaborato con i nazisti durante la seconda guerra mondiale.

Zelenski ha indicato nel suo decreto che il battaglione ha ricevuto il nome di  Konovalets perché occorre ristabilire le tradizioni storiche dell’esercito nazionale, tenendo conto dell’adempimento esemplare dei compiti assegnatili nel quadro del conflitto con la Russia.

Il presidente che è stato recentemente coinvolto in uno scandalo per l’ovazione ricevuta dal veterano nazista ucraino Yaroslav Hunka nel Parlamento canadese, ha partecipato lo stesso 29 settembre a un evento per rendere omaggio alle vittime del massacro ebraico di Babi Yar, perpetrato dalle truppe hitleriani alla periferia di Kiev nell’autunno del 1941.

Nato nel 1891 nel territorio dell’ex Impero austro-ungarico, Konovalets, è uno degli artefici del movimento nazionalista ucraino tra il 1920 e il 1930. Anche se i primi contatti tra l’OUN e la Germania risalgono agli anni venti, passarono a livello sistemico nei primi anni trenta. Ebbero legami con il servizio di intelligence militare tedesco Abwehr, dopo l’arrivo dei nazisti al potere nel 1933. Lo stesso Konovalets ha avuto due incontri con Adolf Hitler, secondo la rivista ufficiale del Ministero della Difesa russo.

Konovalets fu eliminato il 23 maggio 1938 nella città olandese di Rotterdam dall’agente sovietico Pavel Sudoplátov nell’ambito di un’operazione che è rimasta nei manuali di spionaggio. Conoscendo l’amore per i dolci del nazionalista, Sudoplátov, che al momento dell’operazione si era infiltrato nella sua cerchia, gli consegnò una scatola di cioccolatini in cui era camuffato un ordigno esplosivo che è esploso pochi minuti dopo.

Il ramo militare dell’OUN, l’Esercito Insurrezionale Ucraino (UPA) è considerato il principale responsabile del massacro di Volinia nell’estate del 1943, in cui circa 100.000 polacchi furono uccisi. In Polonia descrivono questo massacro etnico come genocidio e hanno invitato Kiev a riconoscere pubblicamente la sua colpevolezza ripetutamente. (RT)

 

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