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Unione Popolare Massa: traffico di rifiuti al Porto di Marina di Carrara, dalle navi dei veleni ad oggi sempre che il tempo non sia passato.

epaselect epa10757925 An aerial photo shows a general view of the export and import containers terminal operated by the state-owned company Pelindo, at Tanjung Priok port in Jakarta, Indonesia, 20 July 2023. Indonesia’s export value fell by 21.18 percent on a yearly basis to USD 20.61 in June 2023. While the import fell by 18.35 percent compared to June 2022, the Central Statistics Agency (BPS) recorded. EPA/MAST IRHAM

Il sequestro di rifiuti avvenuto stamani al porto di marina di Carrara riporta la memoria agli 80 e 90 e alla stagione delle navi dei veleni. Una storia brutta del nostro territorio che vide coinvolti servizi segreti, criminalità organizzata e vide al centro i porti di Marina di Carrara e di La Spezia. La figura storica ed eroica del Capitano Natale De Grazia oggi forse rialzerebbe le antenne e inizierebbe a fare domande, ad indagare. De Grazia non c’è più, ma occorre alzare noi le antenne, anche alla luce del report presentato ieri da IRPET sull’economia illegale e la criminalità organizzata in Toscana che ha individuato la nostra regione come “una delle aree privilegiate per il riciclaggio“.  Nel rapporto di IRPET si fa specifico riferimento ai traffici illeciti dei rifiuti del settore tessile, così come si cita in modo esplicito la Tunisia come paese di destinazione di questi traffici. 

Proprio quello che è accaduto stamani nel porto di Marina di Carrara. 

Come Unione Popolare di Massa, come forza politica auspichiamo che vengano rafforzati i controlli e implementate le azioni di investigazione e indagine su questo fronte attraverso una migliore attrezzatura per le forze dell’ordine per aumentare i successi nei controlli. Riteniamo inoltre che, visto le numerose interdittive antimafia emesse dal prefetto (siamo i primi in Toscana in questo triste primato), visto le dichiarazioni del Procuratore Manotti rilasciate nel convegno di ottobre, le autorità politiche locali, i parlamentari del territorio debbano impegnarsi per istituire una sede della DDA nella nostra provincia per rendere più efficace e importante il lavoro di prevenzione e indagine svolto dalle forze inquirenti. A nostro parere il rischio  è che senza un’azione incisiva e continuativa che veda tutti poteri democratici del nostro territorio coinvolti, dalla procura alle forze dell’ordine per passare dalla Prefettura e dagli enti locali, anche queste operazioni meritorie rimangano fatti solitari e il nostro territorio continuerà ad essere “una delle aree privilegiata per il riciclaggio” della criminalità organizzata.

UNIONE POPOLARE MASSA

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