Sui licenziamenti (mascherati da trasferimenti) al Tirreno di Livorno
Il 7 novembre il gruppo SAE, proprietario del Tirreno, ha aperto la procedura per trasferire la sede di lavoro di tutti i 35 poligrafici della testata da Livorno a Sassari.
Si tratta chiaramente di licenziamenti mascherati.
Il settore dell’editoria attraversa una crisi generale, ma la storia del Tirreno negli ultimi anni mostra una dinamica specifica. Col passaggio dal gruppo Finegil a Gedi News prima, e da Gedi a SAE poi, abbiamo assistito allo smantellamento delle redazioni locali, a tagli e peggioramenti nelle condizioni lavorative di giornalisti, fotografi, collaboratori, poligrafici, a promesse di rilanci e investimenti mai realizzati.
Dopo i due giorni di sciopero dei poligrafici sono state preannunciate nuove azioni che vogliono coinvolgere la città in questa vertenza: noi ci siamo, e invitiamo tutte e tutti a fare altrettanto. Il rilancio del Tirreno non può passare per tagli e licenziamenti, ma per un serio piano industriale che valorizzi le professionalità di tutti i lavoratori.
Una democrazia funzionante ha bisogno di canali di informazione in salute.
I canali di informazione in salute hanno bisogno di lavoratori con condizioni di lavoro dignitose e col rispetto dei propri diritti.
È gravissimo che nonostante lo sciopero l’editore abbia comunque fatto uscire il quotidiano in edicola. Esprimiamo massima solidarietà e vicinanza alle lavoratrici e ai lavoratori del Tirreno, sostegno alle RSU e alle forze sindacali che seguono la vicenda.
Chiediamo alle istituzioni cittadine e regionali di usare le proprie prerogative per intervenire a tutela dei lavoratori. Ricordiamo che nel 1977 il Sindaco di Livorno Alì Nannipieri, per difendere la mobilitazione dei lavoratori di quello che allora si chiamava ancora “Il Telegrafo”, arrivò a requisire le tipografie. L’attuale sindaco di Livorno è giornalista, pensiamo che possa avere una sensibilità particolare per una situazione come questa, che tocca i lavoratori dello storico quotidiano della nostra città.
Invitiamo tutte e tutti a sostenere i lavoratori e le lavoratrici oggetto di questo assurdo licenziamento mascherato e a diffondere il più possibile la mobilitazione a loro sostegno.
NO AI LICENZIAMENTI MASCHERATI DA TRASFERIMENTI!
DIFENDERE OGNI POSTO DI LAVORO!
Marco Chiuppesi
Segretario Federazione Livornese Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea