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Elezioni regionali. Rifondazione sarà in campo comunque, appello alla costruzione di una coalizione larga di alternativa: ridiamo voce ai bisogni di chi lavora, abita, studia. Pace, sanità, lavoro, casa, welfare e ambiente.

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1 marzo. In Toscana il bilancio dell’amministrazione Giani è disastroso su tutti questi punti essenziali per il presente e futuro delle toscane e dei toscani. La forbice sociale si è pesantemente allargata, I diritti essenziali sono negati, i bisogni non sono più rappresentati. Per questi motivi saremo presenti alle prossime elezioni regionali.

Facciamo appello a tutti coloro che condividono il sì ad un welfare e a una sanità efficaci, per tutte e tutti, con servizi di qualità e diffusi, ad una qualità della vita che abbia un lavoro dignitoso, una casa per abitare a prezzi socialmente sostenibili e in un ambiente solidale;  a coloro che vogliono non far mettere sotto scacco diritti, e costruirsi un futuro non fatto solo di precarietà;  che non vogliono  si privilegi l’economia di guerra che distrugge lo stato sociale e la devastazione del territorio a vantaggio di pochi, che non si prosegua nella distruzione del servizio sanitario pubblico a vantaggio di chi può pagarsela!.

Chiediamo di camminare insieme per dare   risposta alle questioni concrete che toccano la vita delle persone  che sono invece  ormai abbandonate da anni da un centro sinistra e un centro destra attenti ai poteri forti, alla finanza e alla rendita immobiliare e che anche nella prossima tornata elettorale in Regione  continueranno a presentare proposte sostanzialmente simili.

Appello aperto quindi per costruire un alternativa – dalla quale comunque non arretreremo-  con una campagna diffusa di confronto con forze politiche, sociali, associative, vertenze territoriali e di lavoro,  anche per dare continuità  ai risultati significativi registrati dalle liste di alternativa che si sono presentate nelle passate tornate amministrative come, fra gli altri,  Firenze, Borgo San Lorenzo, Empoli, Rosignano, Campi Bisenzio, Pisa, Piombino solo per citare le più significative.

Un percorso per ridare speranza a chi oggi è in difficoltà perché vive del proprio lavoro, un lavoro sempre più precario sempre più povero,  che sempre di più necessità di un contesto solidale fuori da logiche mercantilistiche e speculative che hanno caratterizzato le scelte del governo regionale

La Toscana necessità di questa alternativa per ridare protagonismo a chi si è rifugiato nell’astensionismo, perché la nostra regione deve essere sia effettivamente governata a favore di chi lavora, studia, abita. Questa l’unica strada per uscire dal non voto. O per non cadere nel politicismo di chi antepone primariesui nomi ai programmi, magari per far ingoiare meglio il far parte di coalizioni che della cattiva politica e della totale continuità col passato fanno la loro caratteristica.

Segreteria regionale Rifondazione Comunista toscana

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