Legge regionale su contributo a operatori sanitari
PRC Toscana: “irricevibile e scandaloso”. Poche risorse e non a tutti coloro che combattono in prima linea la pandemia. Per i privati invece tappeti rossi e milioni di euro.
17 aprile. Poche risorse e a pochi. Questo quanto mette in campo la legge sul sostegno economico al personale sanitario impegnato nell’emergenza Coronavirus votata dal consiglio regionale nei giorni scorsi. Una grande occasione persa dalla maggioranza e da chi non l’ha contrastata, per dare un sostegno concreto ai “nostri eroi”.
Evidentemente non sono tali per la Regione Toscana che con questa legge non li tratta certo come meriterebbero. Per questo l’atto andava respinto. Quanto erogato ai soggetti aventi diritto nella norma doveva essere molto più consistente e per tutta la durata dell’emergenza sanitaria, mentre è gravissimo che siano stati esclusi gli operatori del 118 e quelli del territorio (ora dovrebbe essere chiaro a tutti l’aver abbandonato il territorio per ospedali per acuti salvo poi accorgersi che erano gravemente insufficienti…e invece..), e anche gli operatori in quarantena che tali sono per aver svolto il loro lavoro a favore dei cittadini e in alcuni casi senza aver avuto in tempo i dispositivi di protezione!
Gravissimo che gli emendamenti presentati da Toscana a Sinistra e dalla consigliera Pecori siano stati respinti, fra l’altro con motivazioni capziose o politicamente ed eticamente offensive. Sia che si sia trattato di inammissibilità o di presunte mancanze di copertura finanziaria. Di fronte ad un bilancio come quello regionale si sarebbe trattato di una goccia nel mare!
Per le convenzioni relative ai test o agli alberghi sanitari (quindi i privati) i soldi si trovano, per i nostri operatori sanitari pochi soldi e solo per pochi. Assolutamente scandaloso e da respingere: il clima da unità nazionale non venga usato per far passare senza reazioni questi atti vergognosi. Atti da respingere!
Segreteria regionale toscana – Partito della Rifondazione Comunista
