Referendum sanità: aderiamo, per un servizio sanitario efficace, capillare e di qualità. Contro le ricette della destra e del centro sinistra

21 febbraio. Aderiamo alla proposta di Referendum consultivo, presentato ieri presso il consiglio regionale, per rivedere l’assetto del servizio sanitario regionale delle tre Aziende di Area Vasta in 12 usl territoriali, in modo che l’organizzazione dei servizi sia il più vicina possibile alle esigenze delle persone. La proposta referendaria presentata ci convince perché intreccia la modifica dell’assetto organizzativo con l’intenzione di un coinvolgimento delle comunità locali nel definire i bisogni e le risposte sulle liste di attesa e sull’accesso all’assistenza ospedaliera e territoriale. Rifondazione Comunista da sempre ha denunciato gli effetti della controriforma del sistema sanitario toscano fortissimamente voluta dal Partito Democratico nel 2015: eccessivo accentramento istituzionale e organizzativo, pesante penalizzazione dei territori nella programmazione sanitaria, precarizzazione del lavoro e sempre maggiore esternalizzazione dei servizi, ovvero una sempre maggiore privatizzazione.
Anche in Toscana sono esplose le diseguaglianze: cittadini di serie A pagano la diagnostica ed eseguono in pochissimi giorni le analisi richieste, cittadini di serie B sono parcheggiati per mesi e mesi nelle liste di attesa e spesso il presidio sanitario disponibile è a oltre 50 km di distanza ! Raccoglieremo quindi le firme necessarie, con diversi dei soggetti (comitati, associazioni, coordinamenti, ecc.) aderenti, con cui abbiamo in questi anni condiviso molte lotte per tutelare il diritto alla salute dei cittadini toscani e la difesa del servizio sanitario pubblico. Aderiamo perché a noi preme avere un servizio sanitario pubblico di qualità che risponda alle esigenze delle persone che vivono nei territori. Proprio per questo non disposti ad accettare l’ipocrita lezioncina della Lega toscana che tenta di ergersi a paladina del diritto all’assistenza e alla cura quando nelle regioni dove governa è stata l’apripista ai tagli e alle privatizzazioni (Lombardia docet !) e i tagli del governo Meloni oggi mettono seriamente a rischio il SSN. Le Regioni governate dal centro destra o dal centro sinistra hanno adottato le stesse ricette: esternalizzazioni, tagli, precarizzazione del lavoro. Il servizio sanitario, per noi deve essere pubblico, efficace e capillare. Affronteremo questo impegno referendario, dunque, con il massimo dell’autonomia politica valorizzando i nostri temi e le nostre proposte per un rilancio della sanità pubblica in Toscana. Con la coerenza, quindi, che ci ha sempre contraddistinto in ogni tempo e luogo.
Segreteria regionale Rifondazione Comunista toscana