70 mila firme depositate al Senato da Unione popolare sul salario minimo a 10 euro
“Abbiamo proposto 10 euro – ha spiegato il segretario di Rifondazione comunista Maurizio Acerbo – perché già molti anni fa la ministra Catalfo ne proponeva 9 e con l’inflazione che cè stata bisognava partire da una cifra congrua. Ma soprattutto propone che il salario minimo sia agganciato automaticamente all’inflazione, perché altrimenti succede come negli Stati Uniti che se non viene poi aggiornato la misura dopo un po non serve a nulla. Va agganciato a un’ inflazione che comprenda i consumi energetici, che come dimostra anche la scelta del Governo di porre fine al mercato tutelato continueranno a essere un balzello enorme, pesantissimo, sul reddito di lavoratrici e lavoratori. E una proposta – ha precisato ancora il segretario del Prc – che prevede che a pagare il salario minimo siano le imprese, non si capisce perché debba essere la fiscalità generale. Ricordo che i 600mila dipendenti delle pulizie e dei settori esternalizzati del pubblico sono al di sotto dei 9-10 euro. E non mi si può dire che si tratti di piccole imprese, è un furto salariale che deve finire.